A poco più di un mese dal
voto del 29 maggio, i 52 partiti in corsa in Sudafrica hanno
firmato oggi un codice di condotta in base al quale non verrà
tollerata alcuna violazione. In pratica, "alcuni comportamenti
come l'incitamento alla violenza, l'intimidazione, la diffusione
di disinformazione o l'abuso di posizioni di potere sono
severamente vietati e devono essere affrontati immediatamente"
durante la campagna elettorale, riferisce la Commissione
elettorale indipendente del Sudafrica mentre il presidente,
Mosotho Moepya, ha precisato che il codice è vincolante per
tutti i partiti.
La commissione ha anche depositato una dichiarazione giurata
per contestare il ricorso presentato dal partito uMkhonto
weSizwe (Mk) contro l'esclusione dell'ex presidente Jacob Zuma
dalle liste dei candidati a causa dei suoi precedenti penali.
In Sudafrica nessuna persona condannata a più di 12 mesi di
reclusione, può ricoprire cariche pubbliche: Zuma è stato
condannato nel 2021 a 15 mesi per oltraggio alla corte.
La decisione finale del tribunale è prevista per martedì
prossimo, mentre la commissione pubblicherà la lista finale dei
candidati ammessi alle prossime elezioni il 10 aprile.
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